Dintorni di Arsié
Una vecchissima cartolina di Ponte nelle Alpi, risalente al 1901.
Il ponte sul Piave, che dal 1867 dà il nome al paese, fino ad allora
chiamato Capodiponte, non é quello attuale, costruito solo qualche
anno più tardi nello stesso posto, il più stretto per un
lungo tratto della Valbelluna.
Nella foto, presa più o meno da Lastreghe, si osserva la presenza
di un numero ridotto di edifici: la casa cantoniera ancora esistente
appena al di là del ponte, un'altra casa a sinistra dove ora
sorge il castello Bortoluzzi, la chiesetta di Santa Caterina (che
dà il nome alla località) in cima allo strapiombo di roccia
sul Piave e le case che compongono l'attuale via Roma.
Costruzione del ponte della ferrovia a Lizzona, su una valle dei Coi
de Pera (intorno al 1930).
La costruzione della ferrovia Venezia - Ponte nelle Alpi ha richiesto
la realizzazione di un gran numero di gallerie e ponti.
Questi sono stati realizzati con la pietra locale, con blocchi lavorati
e perfettamente incastrati tra loro.
Le numerose gallerie realizzate per scavalcare la sella di Fadalto
all'epoca erano state scavate più larghe del necessario per un
solo binario, in vista di un futuro raddoppio della ferrovia.
Essa era strategica, potendo collegare Venezia a Monaco lungo una via
più breve e meno trafficata di quella del Brennero.
A Ponte nelle Alpi la ferrovia si ricongiunge con la più vecchia,
tortuosa e lenta ferrovia Padova - Calalzo. Fino gli anni '60 da
Calalzo una ferrovia a scartamento ridotto (ed elettrica) portava a
Cortina e quindi fino a Dobbiaco.
Kava del privileio a Polpet: da qua proveniva il materiale per
il terrapieno della costruenda ferrovia. Gli operai dovevano preparare
e caricare 50 vagoni da 1 metro cubo al giorno (9 ore) ed erano pagati
1 lira e 30 all'ora.
Inaugurazione della ferrovia Venezia - Ponte nelle Alpi nel 1939:
passaggio del primo treno sopra il lungo ponte che a Cadola
attraversa il Piave.
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