Escursioni in bici nei dintorni di Arsié
Su strada asfaltata
La Val Cantuna: dislivello 310 m, facile, per tutti.
La Val Cantuna porta da Cadola a Pieve d'Alpago ed
Arsié si trova proprio lungo questa strada al km 2.5.
A detta di tutti quelli che l'hanno percorsa è una delle
più belle salite che si possano trovare nei dintorni.
E' bella perché non è eccessivamente lunga, circa 6.5 km, e la sua
pendenza non è mai troppo forte.
La partenza si trova nel sottopasso della ferrovia sulla SP n 4 a
Cadola (380 m.s.m) con arrivo a Pieve d'Alpago (690 m.s.m).
La lunghezza effettiva del tratto in salita è di 5.5 km con pendenza
media del 5.6 %.
Ma il suo pregio maggiore sta nel traffico automobilistico, molto
ridotto tra Cadola ed Arsié, e quasi
nullo tra Arsié e Pieve d'Alpago.
In certi momenti della giornata può passare più di un'ora fra il
transito di una automobile ed un'altra.
Il Monte Dolada: dislivello 810 m, impegnativo,
Per chi vuole cimentarsi con una salita fuori dall'ordinario.
Una volta giunti a Pieve d'Alpago nei pressi della chiesa parrocchiale
basta svoltare verso la montagna per Plois, per
trovarsi di fronte a un muro.
Si passa dai 690 metri di quota agli 830 m di Plois in 1.6 km
(pendenza media 8.8%), ai 1005 del rifugio Carota in appena 1.1 km
(pendenza media del 15.2% con un tratto di 100 m al 25 % circa).
Infine, dal rifugio Carota, dopo un breve tratto (0.6 km) quasi
pianeggiante, si affronta l'ultima parte di salita di 3.8 km, fino ai
1500 m.s.m. del rifugio Dolomieu al Dolada (pendenza media del 11.9%)
Un consiglio: per affrontare questa salita è meglio evitare le ore più
calde della giornata e controllare le previsioni del tempo (link meteo
Arabba), perché ai 1500 metri del rifugio Dolada può far
freddo o ci si può trovare nel bel mezzo di un temporale.
Il panorama è stupendo: si abbraccia tutta la conca
dell'Alpago, il Cansiglio, le prealpi che delimitano a sud la Val
Belluna; nelle giornate limpide è possibile spaziare con lo sguardo,
al di là della sella del Fadalto, fino alla laguna di Venezia.
Su sterrato e fuoristrada
Arsié - Plois - rifugio Carota: dislivello 500 m, impegnativo.
Per gli appassionati di mountain bike è possibile salire (e scendere,
ovviamente) fino a Plois e/o al rifugio Carota seguendo una strada
forestale che si inerpica lungo le pendici del monte Dolada.
La strada inizia in corrispondenza alla chiesetta di Arsié.
Per chi proviene da Cadola, si deve svoltare a sinistra e imboccare la
prima stradina sulla sinistra.
Inizialmente su asfalto, poi su un fondo di cemento ricoperto con
sassi (attenzione in discesa, se è bagnato è molto
scivoloso!) si sale con pendenza sempre superiore al 15% per circa 1.5
km.
Al bivio intermedio svoltare a destra.
Si raggiunge fontana Roana, con una acqua fresca e buonissima, poi la
pendenza diminuisce.
Al successivo bivio termina il fondo lastricato, si prosegue a destra
su sterrato.
La pendenza si mantiene elevata, con punti ripidi e sconnessi, per
circa 1 km, fino ad un bivio, segnato da dei cartelli.
A destra si raggiunge Plois d'Alpago, con strada piana o in leggera
discesa.
A sinistra la strada continua ancora per 2 km; al successivo bivio
girare a sinistra, poi a destra fino al rifugio Carota.
La strada tagliafuoco del Dolada: dislivello 500 m, impegnativo.
Si inizia sulla stessa strada dell'itinerario che porta a Plois.
Al secondo bivio si svolta a sinistra: la strada sale per circa 300
metri con una pendenza prossima al 20%.
Al termine del tratto lastricato, seguire la strada sulla sinistra.
Questa strada percorre a mezza costa tutto il fianco sud del monte
Dolada, con bella vista panoramica sulla Val Belluna.
Nelle giornate limpide è possibile spaziare con lo sguardo oltre
Feltre, fin verso il monte Grappa e l'altopiano di Asiago.
Proseguendo lungo la strada quasi pianeggiante si arriva al
lato ovest del Dolada, dove ai bivi tenere la sinistra.
La discesa (molto ripida, attenzione!) che in breve porta a Soccher e
al fondovalle.
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