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I Paradisi

Un piccolo borgo in montagna

A monte di Arsié, in favorevole posizione soleggiata, sorge il piccolo borgo detto "Paradisi".

Questo piccolo gruppo di case, abitato oggi da poche persone, ha origini piuttosto recenti. Dagli abitanti di Arsiè è anche chiamato con il nome "I Cassani". Infatti si tratta di un insediamento di persone provenienti dal paese di Casso, situato nella valle del Vajont, luogo divenuto tristemente noto per il disastro del 9 ottobre 1963.

Per capire perché qualcuno abbia pensato di stabilirsi su questo lembo delle pendici del monte Dolada bisogna fare una visita al paese di Casso, magari in inverno: ci si accorge che il luogo, e ancor più le case, danno la sensazione di trovarsi in qualche remoto luogo del pianeta Terra, magari sui monti del Tibet, arroccato com'è il paese in cima ad uno strapiombo, in mezzo alle rocce, con case strette una sull'altra che danno l'impressione che, nel caso una dovesse cadere, anche le altre verrebbero giù con un effetto domino.
Tutto ciò non é stato creato per una bizzarria umana, ma perché il poco terreno che si prestava alla coltivazione era preziosissimo, non andava sprecato occupandolo con le case.

I Paradisi sotto il Dolada Non sarà sembrato vero, intorno al 1860, a quel piccolo gruppo di Cassani fuggiti per miseria dal loro paese, che esistesse un luogo così bello, soleggiato, con tanti terreni da poter coltivare e soprattutto libero per potervisi insediare. Quel luogo erano le pendici del Monte Dolada, che, a dire il vero, a noi sembrano alquanto ripide per non dire scoscese, ma evidentemente ben altra impressione fecero su quelle persone abituate ad altri e più aspri luoghi.

Così il piccolo borgo prese forma e si formò una piccola comunità di persone che dissodarono, resero praticabili i terreni e costruirono case, fienili e stalle. Alcuni anni dopo un gruppo di loro parenti da Casso, giunti in vista, definirono quel luogo "un Paradiso" in confronto alla loro terra natale; da qui il nome.

Con questo spirito ci si deve incamminare lungo la vecchia mulattiera che porta da Arsié ai Paradisi.

Questo resta il modo migliore per raggiungere questo luogo. Fino a non molti anni fa era anche l'unico, prima che venisse costruita la strada che, da un tornante della provinciale della Val Cantuna, porta fino ai Paradisi. La mulattiera resta comunque la via più breve per raggiungere a piedi i Paradisi, perché la strada obbliga ad un lungo giro. Non si tratta però di una facile salita, perché il tratto finale è molto ripido.

Dalla strada per arrivare ai Paradisi Una volta superata la parte più ripida, compare a circa 650 metri di quota il gruppetto di case, costruito con i tradizionali criteri di risparmio di spazio che contraddistinguevano i nostri vecchi: il luogo scelto per le abitazioni si trova a metà del pendio, in una piccola conca riparata dai venti di tramontana.

In tutto le case di abitazione sono quattro, ciascuna affiancata dalla propria stalla con annesso il fienile e la legnaia. Per l'acqua provvedeva una fontana al centro dell'abitato, e quasi certamente si trova un gatto che controlla i passanti dall'alto di un albero.


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