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PredatoriGli insetti possono annoverare uno tra i più temibili cacciatori che esistano: la Mantide religiosa. La mantide appartiene all'ordine dei Mantodei, degli insetti carnivori predatori che si cibano di altri insetti.
L'evoluzione ha trasformato le zampe anteriori della mantide in un
perfetto strumento per agguantare e trattenere la preda, capaci di
scattare in modo fulmineo e dotate di spine e artigli dalla cui presa
non è possibile sfuggire.
Inoltre questi insetti sono dotati di una vista molto sviluppata, e di
una testa mobile in grado di osservare qualsiasi cosa si muova nei
paraggi.
La mantide, da perfetto predatore, non ha bisogno di inseguire la sua preda; semplicemente la aspetta al varco. Infatti le sue zampe non le permettono di correre velocemente, né le sue ali le consentono di volare per catturare la preda (anzi, la mantide vola piuttosto malamente). La mantide è verde, la sua forma allungata la rende simile ai fili d'erba, ed è in grado di rimanere immobile per lunghissimo tempo, invisibile agli altri insetti: e per la cavalletta non c'è scampo.
I film a volte hanno come protagonisti dei mostri ancestrali che
sbucano dal terreno e divorano tutto quello che si muove.
La Natura ci presenta un raffinatissimo esempio di predatore che
attende la sua vittima nascosto nel terreno: il Formicaleone,
Myrmeleon formicarius.
Appartiene all'ordine dei Neurotteri, insetti predatori
grandi divoratori di afidi e di altri insetti in generale.
Le mandibole del formicaleone non servono per masticare la preda: sono
come delle siringhe, con le quali perfora la preda, inietta i succhi
gastrici che la uccidono e ne disciolgono gli organi interni, ed infine
succhia il suo pasto.
Per alcune specie di insetti la predazione serve per fornire il cibo
alla prole.
Altre invece sono solitarie cacciatrici.
La celletta viene costruita con del fango impastato con la saliva,
accuratamente disposto in modo da ottenere una robusta parete e
rifinito con un'imboccatura simile a quella di un'anfora.
All'interno la vespa depone un uovo (uno per ogni celletta) e vi
introduce due o tre bruchi di farfalla.
Altre specie sono attive predatrici di ragni.
Alla fine la celletta viene chiusa accuratamente, e la vespa si
prepara per costruirne un'altra.
Quando l'uovo si schiude, la larva della vespa ha a disposizione del
cibo sempre fresco.
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