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Robe de na oltaRadio e Macchine fotografiche
Una piccola rassegna di apparecchi radio costruiti
fra il 1928 e il 1950 circa che mostra l'evoluzione nel giro di vent'anni
delle tecniche costruttive e del design che hanno portato
tali apparecchi ad assumere l'aspetto classico.
Le radio della fine degli anni '20 e dei primi anni '30
erano del tipo a cassetta, con altoparlante esterno e mobile
in legno o bachelite.
Di particolare interesse è la serie degli apparecchi popolari tedeschi,
i "Volksempfanger" (Radio del popolo),
concepiti per essere venduti a tutte le famiglie tedesche
in modo da diffondere capillarmente la propaganda nazista. Tutte queste radio sono di proprietà di Paolo De Pasqual che nel corso degli anni le ha raccolte e restaurate, tornando a renderle perfettamente funzionanti.
La rassegna di macchine fotografiche illustra l'evoluzione
degli apparecchi russi dai primi anni del 1900 agli anni '60, con una sezione
dedicata agli apparecchi per foto stereoscopiche, molto popolari fino agli anni '40
e l'osservazione delle foto scattate con una macchina rissa di questo tipo,
la "Sputnik". In esposizione vi erano gli apparecchi russi "Fed" e "Zorki",
copie fedeli delle "Leica" tedesche degli anni '40,
a partire dalle prime copie pressochè
identiche all'originale tedesco, fino alle ultime versioni
sviluppate con una certa originalità. Le fotocamere a soffietto della serie "Mosca" sono invece derivate dalle tedesche "Zeiss", realizzate con macchinari ed attrezzature portati in Unione Sovietica come bottino di guerra dopo la conquista della parte orientale della Germania. Tra gli altri apparecchi esposti, oltre alla mastodontica fotocamera da studio "FK" in legno, vi era la "Moment", copia sovietica della "Polaroid", fallimentare in quanto i russi non furono mai in grado di produrre la pellicola a sviluppo immediato necessaria. Si poteva osservare inoltre l'attrezzatura completa di un fotografo degli anni '20 composta da fotocamera a soffietto in legno, varie bacinelle, lampade e torchietti per la stampa a contatto, lastre e portalastre. I pezzi esposti sono di Gianfranco De Pasqual, tutti perfettamente funzionanti dopo un accurato restauro.
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